In Italia il 75% degli italiani e’ contrario al nucleare. Una percentuale che e’ aumentata dopo la tragedia giapponese, visto che prima della catastrofe chi diceva no all’atomo era il 71%. E’ quanto emerge da un sondaggio della Doxa condotto nell’ambito dell’indagine WIN-Gallup International (di cui Doxa e’ membro per l’Italia) condotta a livello mondiale.
In Italia i favorevoli al nucleare sono il 24% mentre gli indecisi l’1%. Gli italiani, evidenzia il sondaggio, manifestano preoccupazione anche relativamente al ‘rischio prossimita”: emerge infatti grande preoccupazione per il 60% degli italiani (il 30% e’ ‘moltissimo’ preoccupato dall’ipotesi di un incidente in un Paese vicino o lontano; e il 30% ‘molto’), cui si aggiunge un 25% di mediamente preoccupati, mentre i non preoccupati sono solo il 15%. Il timore e’ generato dalla percezione del livello di sicurezza delle centrali situate in Paesi vicini o confinanti: il 51% non crede che le centrali piu’ vicine all’Italia siano sicure contro il rischio incidenti, mentre solo il 23% ritiene che lo siano.
Nel mondo, in media, il numero dei contrari al nucleare e’ passato dal 32% nella situazione pre-catastrofe all’attuale 43%.
E se prima del terremoto i favorevoli al nucleare superavano del 25% i contrari, in seguito il gap e’ sceso al 6%. La caduta piu’ evidente e’ stata rilevata proprio in Giappone, dove i favorevoli al nucleare sono passati dal 62% al 39%, mentre i contrari dal 28% al 47%. Negli Usa i contrari sono passati dal 37% pre-catastrofe all’attuale 44%, mentre in Francia sono aumentati dal 33% al 41%. L’Austria e’ il Paese con la maggiore avversione al nucleare al mondo (il 90% di contrari), seguito dalla Grecia (89%). In Germania i contrari sono passati dal 64% all’attuale 72%.
fonte aduc