Non è più un segreto che la riduzione dell’impatto ambientale, la preservazione dei beni e tradizioni culturali, e una gestione ecologica attenta siano la base strategica più importante per lo sviluppo del turismo. La Val d’Ega (BZ) è da circa due anni parte del programma di sostenibilità del turismo in Alto Adige, immaginato come strumento in grado di mostrare in che modo il territorio dovrebbe muoversi nel rispetto di criteri riconosciuti a livello mondiale ma ampliati e adattati alle esigenze locali.
Ora, per il suo impegno in questo campo, la Val d’Ega nelle Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO ha ufficialmente ricevuto un riconoscimento internazionale dal Global Sustainable Tourism Council (GSTC), organizzazione che detta gli standard per lo sviluppo sostenibile nel settore del turismo.
Il GSTC è un’organizzazione senza scopo di lucro e i criteri dello standard stabiliscono parametri di valutazione basati sulla gestione sostenibile, l’impatto socio-economica, culturale e ambientale.
Un revisore esterno e il Comitato di Certificazione di Green Destinations si sono quindi occupati di esaminare un programma che ha consentito alla Val d’Ega di diventare nel 2022 una delle 5 regioni italiane a ottenere la certificazione.
La sostenibilità non nasce tuttavia solo da questo riconoscimento: quando si vive a stretto contatto con la natura, si impara presto ad apprezzarla e a rispettarla. Il programma e la strategia “Val d’Ega 2030” ha immaginato un futuro che sia sempre più amico dell’ambiente, un domani che sappia preservare la natura incontaminata delle montagne per le persone e gli animali che la vivono, per chi qui è di casa e per chi qui ama trascorrere la sua vacanza.
L’offerta dell’area nel complesso viene sviluppata secondo parametri che ne valutano l’impatto economico (profitto), ambientale (pianeta) e sociale (persone): un impegno quotidiano con lo scopo di aggiungere alla certificazione appena ottenuta il traguardo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
In questo senso, devono essere lette le iniziative sul tema dell’energia verde e all’interno del Patto per la neutralità climatica che consentono l’azzeramento o la riduzione delle emissioni di CO2 e il risparmio del consumo di olio combustibile. E sempre in quest’ottica vanno considerati i riconoscimenti Comune Clima, la linea per la diminuzione della plastica e il potenziamento del trasporto pubblico. Inoltre il progetto per rafforzare i cicli regionali è stato premiato con il riconoscimento “Top 100 Stories” dalla fondazione non-profit olandese Green Destinations.
Visto l’avvicinarsi della stagione sciistica, è poi d’obbligo ricordare quanto i comprensori di Carezza e Obereggen stiano facendo da anni in materia di risparmio energetico e abbattimento dell’impatto ambientale.
Primo comprensorio sciistico a gestione privata aderente al Patto per la Neutralità Climatica 2025, con rilevamento annuo di un’impronta di CO2 che deve essere ridotta o compensata, Carezza ottimizza costantemente le misure per il risparmio energetico nell’ambito dell’innevamento e della preparazione delle piste, adotta un approccio green all’organizzazione degli eventi, promuove la raccolta differenziata e combatte gli sprechi alimentari. Infine con misurazioni del manto nevoso e tracciamento Gps, si è riusciti a ridurre di un’ora il tempo di preparazione serale delle piste, da parte dei gatti delle nevi e una riduzione dei consumi di carburante di quasi 25%. L’innevamento artificiale delle piste avviene solo quando le notti sono particolarmente fredde, in modo da garantire il minor uso di acqua ed energia possibile.
Dal canto suo, Obereggen vanta da ormai 16 anni un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 – lo standard internazionale più riconosciuto, risparmia annualmente 500.000 litri di gasolio grazie al teleriscaldamento e percorre la strada della geotermia in luoghi simbolo come il Rifugio Oberholz.
E proprio la geotermia e l’architettura di questa struttura all’avanguardia verranno spiegati durante l’appuntamento settimanale Design meets Eco. Ultramoderno, con zona lounge ed enormi facciate in vetro, l’Oberholz a 2096 m si è allineato alla filosofia dell’area escursionistica e sciistica, facendo dell’efficienza energetica una priorità. Design meets Eco è allora il titolo di una visita guidata con ristoro che prevede un tuffo nell’universo dell’integrazione tra stile, cucina panoramica e rispetto per la natura, una full immersion in un complesso riscaldato con energia geotermica che accoglie chi arriva con una facciata esterna interamente realizzata in tavole di larice e un interno pervaso dal profumo del legno di abete. Nelle tre salette affacciate sulla leggendaria pista Oberholz, sarà possibile gustare la tipica merenda altoatesina servita sul tagliere, assaporando il tepore di un’atmosfera unica. In programma tutti i martedì di febbraio e marzo 2023.
Da non perdere, a Carezza, “Sciare sostenibile, come funziona?”, un info tour con il pioniere della neve artificiale, Georg Eisath, che 40 anni fa ha costruito i primi cannoni da neve dell’Alto Adige. Oggi Georg Eisath ci fa scoprire l’interno del comprensorio sciistico climatico Carezza con una visita guidata sugli sci. Si scia fino alla stazione di pompaggio dei bacini artificiali per saperne di più sull’innevamento ad alta efficienza energetica e sull’innovativa preparazione delle piste. Durante la sciata sulle piste, illustrerà ulteriori misure e progetti sui vari temi della sostenibilità nell’impresa. Infine, la Laurins Lounge Carezza invita ad un aperitivo con prelibatezze locali.