Innumerevoli famiglie sono rimaste senza casa e hanno un disperato bisogno di riparo, assistenza medica, cibo, denaro e fonti di calore. E peggiora la situazione delle donne e delle ragazze, in particolare per quelle che erano già fuggite dalle loro case in Siria e facevano affidamento sull’assistenza umanitaria. Nelle aree colpite del sud-est della Turchia abitano complessivamente circa 12 milioni di persone, tra cui due milioni di rifugiati siriani che vivono per lo più in tende e strutture di fortuna nei campi su entrambi i lati del confine. Nelle aree colpite della Siria nord-occidentale si stima vivano circa 4,6 milioni di persone, già in condizioni di insicurezza alimentare e che avranno bisogno di ulteriore assistenza alimentare.
Entrambi i paesi stanno affrontando una pesante situazione economica. In Siria, dal 2020 al 2022, i prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 532% portando oltre 12 milioni di siriani a sperimentare l’insicurezza alimentare. Nel gennaio 2023, l’inflazione in Turchia ha raggiunto il 57,68% e il costo degli affitti è aumentato, incidendo sul potere d’acquisto delle persone. È quindi molto probabile che questa emergenza incida in modo significativo sulle economie già indebolite di entrambi i Paesi.
”Si tratta di una situazione sconvolgente, dopo 12 anni di conflitto in Siria, le donne e le ragazze sfollate in Siria o rifugiate in Turchia erano già in una situazione molto vulnerabile prima del terremoto e ora hanno visto distrutte le loro case e i loro mezzi di sussistenza. Le donne e le ragazze soffrono di più durante le emergenze umanitarie. La violenza contro di loro aumenta e sono ancora più a rischio di sfruttamento. L’accesso a servizi come gli ospedali è molto limitato e le donne incinte rischiano di avere complicazioni se non possono ricevere le cure mediche di cui hanno bisogno. Con le associazioni nostre partner stiamo elaborando il piano di risposta per Turchia e Siria. Sappiamo che c’è un urgente bisogno di spazi sicuri in cui le donne e le ragazze possano recarsi, così come di kit con prodotti per le mestruazioni, ci assicureremo che questi aspetti vengano affrontati subito” dichiara Racha Nasreddine, direttore regionale di ActionAid per la regione araba.
La risposta di ActionAid. In questa fase la priorità dell’intervento di ActionAid è fornire un sostegno d’emergenza in termini di riparo, vestiti caldi e cibo a tutti coloro che hanno perso le loro case e sono per strada. In Turchia, ActionAid è impegnata con un team di intervento per sostenere la risposta di emergenza nazionale in tutta la regione, in stretto coordinamento con il governo e le principali parti interessate. In Siria ActionAid è attiva nel governatorato di Idleb attraverso un’organizzazione partner basata nel Sud della Turchia e sta operando in particolare nella zone di Harem e Armnaz.
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