Luce Cinecittà aggiunge un altro importante riconoscimento nella bacheca della sua documentaristica, con il Nastro d’Argento per il Documentario 2023 assegnato dal Sindacato Giornalisti Cinematografici a La generazione perduta, di Marco Turco. Il film di Turco, candidato nella Cinquina di Cinema del Reale, prodotto da Mir Cinematografica e Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Cinema e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico,
ottiene il massimo premio dei giornalisti cinematografici grazie al racconto della vicenda umana, unica e drammaticamente emblematica di Carlo Rivolta, giovane giornalista di Repubblica negli anni ’70, tra i più brillanti e lucidi della sua generazione, tra i primi a capire e raccontare la tragica espansione del commercio di eroina dell’epoca, e a intendere quanto si relazionasse a una crisi ideale e politica di una intera generazione. Una consapevolezza e una volontà di esplorare la verità fino alla fine, al punto da mettersi in gioco in prima persona nel dramma della dipendenza, che non risparmierà Carlo da una fine tragica.
‘La generazione perduta – commenta Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà – coglie appieno l’intento della factory produttiva di Luce Cinecittà raccontando la storia della parabola umana di un giornalista di straordinaria empatia e talento come Carlo Rivolta, attraverso materiali d’archivio, testimonianze, musiche, atmosfere e riuscendo a coinvolgere ed emozionare lo spettatore con una storia individuale che è anche paradigma di un’epoca. Un periodo storico, come quello degli anni ’70, contraddittorio e in bilico tra ideali e autodistruzione. Grazie a una scrittura e una regia particolarmente felici, insieme al sapiente uso degli archivi visivi e sonori, il racconto procede coinvolgendo lo spettatore, unendo cinema e memoria condivisa, comprensione del nostro passato recente per capire la realtà di oggi. È un film e un premio di cui andiamo orgogliosi”.
La generazione perduta uscirà prossimamente nelle sale, distribuito proprio da Luce Cinecittà
Va segnalata la candidatura nella cinquina finalista di Svegliami a mezzanotte di Francesco Patierno, altro titolo prodotto e distribuito da Luce Cinecittà, ancora nelle sale e che ha raccolto un pieno di elogi della critica. E la presenza nella selezione finale dei nastri documentari di ben 16 titoli coprodotti o distribuiti da Luce Cinecittà sui 55 selezionati.
Il segno di una presenza produttiva e di un’impronta editoriale forte e riconosciuta nel settore documentario. Che va sempre più accompagnandosi allo sforzo di portare, in realizzazione con altri produttori di qualità, il cinema del reale su tutti gli schermi, anche quelli televisivi e più popolari, e affermare come la ricerca sulle storie, gli archivi, i linguaggi, può essere veicolo di un cinema appassionante, emozionante come quello che questo Nastro ci consegna.
Luce-Cinecittà condivide quindi questo successo con il regista, gli autori, i tecnici e i produttori e ringrazia il Sindacato Giornalisti Cinematografici – SNGCI per l’attenzione ai documentari, un genere tra i più vivi e liberi del nostro cinema, e al lavoro quotidiano che il Luce svolge ogni giorno per la sua ricerca creativa e diffusione.