L’ex due volte governatore del New Mexico Gary Johnson correrà per i repubblicani alle elezioni presidenziali del 2012. Dopo quella del presidente Barack Obama il 4 aprile, si tratta della seconda candidatura ufficiale, ma con premesse di tutt’altro genere. Conservatore libertario, alleato di Ron Paul, le sue posizioni sono tutt’altro che convenzionali per la destra americana: si è espresso più volte a favore delle legalizzazione della marijuana (in un’intervista al settimanale conservatore Weekly Standard disse che “in passato piuttosto che utilizzare gli antidolorifici, ho fumato marijuana”) e delle unioni civili tra le coppie omosessuali, e crede nell’aborto come scelta della donna.
In un discorso di 25 minuti nel New Hampshire, stato chiave poiché secondo dopo lo Iowa a tenere le primarie, Johnson si è detto contro le guerre in Iraq e Afghanistan e l’impegno degli Stati Uniti in Libia. Inoltre vorrebbe risolvere il problema del debito pubblico tagliando il 43 per cento delle spese per la difesa e per Medicare e Medicaid, i programmi di previdenza sociale per gli anziani e gli indigenti.
Uomo che si è fatto da sé, aveva fondato una società nel settore edile arrivata a 1.000 dipendenti che poi aveva venduto, dandosi alla carriera politica. E’ stato l’artefice del risanamento del bilancio del New Mexico, che ha riportato in attivo. Negli otto anni da quando ha lasciato la carica, si è dato allo sport, scalando tra le altre cose l’Everest. Ma l’idea di poter attirare i favori dei conservatori del Tea Party lo ha fatto ritornare nell’arena politica.
fonte aduc