Cronaca Nazionale: sarà probabilmente per una questione culturale, o in alcuni casi anche per una questione economica, però in Italia il numero di malati terminali che beneficia del trattamento di fine vita o delle cure palliative per alleviare i sintomi è ancora bassissimo (secondo l’OCSE solo il 35%).
Nonostante normative a volte all’avanguardia al Mondo, molto spesso queste non vengono adeguatamente territorialmente implementate, comportando dei veri e propri buchi. Ciò comporta come molti pazienti siano costretti a subire un fine vita in preda a sofferenze inutili e trattabili, acuendo ancora di più il gravissimo lutto che si deve affrontare.
Codacons: “E’ un tema su cui siamo intervenuti in più di un’occasione, e ora che è cambiato il Governo, ci sembra opportuno riportare all’attenzione del Ministero della Salute – afferma il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – la cura del malato deve essere un’assoluta priorità a livello nazionale, di modo che nessuno venga abbandonato, e tutti possano, anche nei casi in cui nessun trattamento medico è possibile per salvare la vita delle persona malata, affrontare gli ultimi giorni di vita nel modo meno doloroso possibile.
Tutti hanno diritto a morire con dignità, chiediamo solamente questo.”
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