Animal Equality diffonde oggi le immagini esclusive raccolte dalle organizzazioni Animal Welfare Foundation ed ENPA nel corso di una recente investigazione che mostra la drammatica realtà del trasporto degli agnelli verso i macelli italiani, tra violazioni delle norme sul benessere animale e condizioni di viaggio pessime.
Dal 22 e al 26 marzo 2023, il team investigativo ha condotto un’indagine per verificare le condizioni di trasporto degli agnelli in Italia che ogni anno si intensifica nel periodo di Pasqua. In totale, insieme alle forze dell’ordine, sono stati ispezionati cinque camion provenienti da Romania e Slovacchia riscontrando gravi violazioni del benessere degli animali, per un totale di circa 20.000 euro di multe. Ogni singolo camion, di proprietà di aziende romene, croate e ungheresi, è stato multato dalla polizia mentre era diretto verso i macelli.
Ecco le violazioni riscontrate:
Tutti e cinque i camion erano sovraccarichi, tra questi un camion con a bordo 750 animali stipati superava di 250 unità il numero di animali trasportabili, cosicché gli agnelli al suo interno erano letteralmente schiacciati uno sopra l’altro;
La maggior parte dei camion non aveva a disposizione spazio libero sufficiente tra il soffitto e la testa degli animali trasportati. Inoltre, i camion non erano provvisti dei divisori obbligatori per legge, i sistemi di abbeveraggio a bordo erano inadatti agli agnelli trasportati e su uno dei camion perquisiti tale sistema di abbeveraggio era anche non funzionante, così come il sistema di ventilazione;
Il team investigativo ha trovato animali in sofferenza con zampe e teste incastrate tra i divisori e le pareti dei camion su cui erano caricati;
Uno dei camion trasportava per l’80% animali non svezzati che soffrivano di stress da fame a causa di un sistema di abbeveraggio inadeguato, dal momento che gli animali non svezzati necessitano di latte o di un sostituto del latte che non può essere fornito sul camion;
Tra gli animali trasportati, erano presenti animali con e senza corna che in alcuni casi non erano però tenuti tra loro separati per evitare ferimenti.
Le gravi violazioni emerse durante i recenti controlli dimostrano ancora una volta che in Italia il trasporto degli animali vivi continua a essere fonte di sofferenza e illegalità. “Ogni anno dal 2016, nei periodi di Pasqua e Natale, indaghiamo sul trasporto degli agnelli verso i macelli italiani. In questi anni le violazioni si sono costantemente ripetute e non si vedono miglioramenti. Questo dimostra chiaramente che, nonostante le multe elevate, le violazioni non diminuiscono, mentre gli agnelli non ancora svezzati continuano ad essere trasportati in modo illegale, poiché questi animali non possono essere nutriti a bordo di veicoli. Le autorità italiane dovrebbero intervenire, abolendo queste pratiche vergognose” dice Tea Dronjić, veterinaria di Animal Welfare Foundation.
Eppure il Governo italiano ha di recente affermato che il nostro Paese è tra quelli con le più avanzate leggi in merito alla tutela degli animali trasportati. Il 28 marzo, in risposta a un’interrogazione parlamentare dove veniva citato il lavoro di denuncia di Animal Equality nei confronti del trasporto degli animali vivi, la Viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci ha di fatto espresso la propria solidarietà a favore di questa pratica, anziché riconoscere le problematiche terribili che questa comporta.
A livello europeo, il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottoscritto una nota presentata dal Portogallo in occasione dell’ultimo Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione europea (AGRIFISH) che porterebbe l’Unione europea a compiere clamorosi passi indietro sul trasporto degli animali vivi.
Come mostrano l’inchiesta di AWF ed ENPA e le investigazioni condotte da Animal Equality insieme ad altre organizzazioni per la protezione degli animali allevati, gli animali sfruttati a scopo alimentare viaggiano in condizioni degradanti per giorni verso i macelli italiani, dopo essere stati importati da Est Europa, Francia e Spagna. Pecore, vitelli, mucche, maiali e galline, durante il trasporto via terra e via mare, sono esposti a condizioni di elevata sofferenza a causa di temperature insopportabili, mancanza di cure adeguate e di sovraffollamento in spazi angusti.
La stessa Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha diffuso di recente una serie di pareri scientifici che sottolineano la necessità di adottare misure come la riduzione dei tempi di viaggio e l’abbassamento delle temperature massime all’interno dei veicoli di trasporto.
In risposta alla pubblicazione di questi pareri, paesi come Austria, Germania, Danimarca e Lussemburgo hanno chiesto di intervenire a livello europeo con una stringente revisione normativa per disincentivare al massimo queste pratiche entro il 2023. Ancora più decisa la presa di posizione dell’Olanda, che si è espressa per abolire completamente l’esportazione di animali vivi.
“Le immagini raccolte mostrano ancora una volta il fallimento di un sistema produttivo che continua incurante a sfruttare animali trattati come merci: ciò che si verifica sulle strade italiane ed europee è la conferma che bisogna vietare il trasporto degli animali in via definitiva, senza più cercare di giustificare questa pratica orribile”, afferma Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.
Animal Equality
Animal Equality è un’organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d’allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasile e India.