Nella vicenda che ha visto Andrea Leombruni uccidere l’orsa Amarena, una cosa spicca: le minacce di morte ad Andrea Leombruni.
Vorrei chiarire una cosa: minacciare di morte qualcuno è un reato.
Chi ha minacciato di morte Andrea Leombruni non riuscirà a riportare in vita la povera orsa Amarena. Le minacce sono sintomo di “barbaria”, ed è per questo motivo che vanno condannate. Con le mie parole NON voglio difendere il gesto di Leombruni, ma la sua vita si! Non si può chiedere giustizia per l’orsa Amarena, reclamando il “sangue”.
Spero, molto sinceramente, che Leombruni paghi a caro prezzo il suo gesto.
Nel 2014 nel Comune di Pettorano sul Gizio, accadde la stessa cosa, quando Antonio Centofanti, all’epoca 57enne, uccise a colpi di fucile un esemplare di orso bruno marsicano, “colpevole” di essersi introdotto nel suo pollaio. Centofanti è stato condannato, per i soli aspetti civili, al risarcimento dei danni, per 25 mila euro ciascuno, l’associazione Salviamo l’Orso, il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Wwf, la Lav e ProNatura, per un totale di 125mila euro. Centofanti, come ora sta facendo Leombruni, confessò di aver ucciso l’animale protetto, ma a suo dire in modo accidentale.
Per quanto riguarda l’uccisione dell’orsa Amarena non credo alla “casualità” per un paio di semplici motivi:
- Se vuoi spaventare qualcuno, spari in aria, non a terra…
- Qualche mese fa lo stesso Leombruni, sul suo profilo di facebook ha postato un messaggio molto forte, nel quale riferendosi agli orsi affermava, cito testualmente: “bisognava farlo fuori perché non è il suo territorio…”
Non spetta a me trarre le conclusioni, a questo pensarà la legge, però è giusto esprimere la propria opinione su un gesto brutale.
Una piccola curiosità… qualche giorno fa è apparso vicino casa di Leombruni un murales, che però è stato cancellato. Un murales che a mio personalissimo avviso lanciava un messaggio: se uccidi un altro essere, stai uccidendo te stesso… Non mi pare fosse una minaccia. Questa è la mia interpretazione, magari qualcuno la penserà diversamente.