In Europa, ogni anno, piu’ di 4 milioni di pazienti sono colpiti da circa 4,5 milioni di episodi di infezioni ospedaliere legate alla cura, che provocano 16 milioni di giorni di ulteriore permanenza in ospedale, 37mila decessi e costano 7 miliardi l’anno. Ma per evitare tali infezioni, in molti casi basterebbe lavarsi correttamente le mani. Lo ricorda l’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), che il 5 maggio, come ogni anno, celebra la giornata ‘The save lives: clean your hands’, giornata sul tema dell’igiene delle mani.
Frizionare con il sapone per 20-30 secondi e lavare, sfregare e asciugare per un totale di almeno 40-60 secondi: tanto basta per lavarsi correttamente le mani ed evitare le pericolose infezioni ‘ospedaliere’ legate all’assistenza sanitaria, che ogni anno colpiscono centinaia di milioni di persone.
In particolare, l’Oms individua 5 momenti in cui gli operatori della salute devono lavarsi le mani: prima di toccare un paziente, prima di procedure di pulizia e asettiche, dopo essere stati esposti a fluidi corporei, dopo aver toccato un paziente e dopo aver toccato cose a lui vicine.
Nei paesi in via di sviluppo il 5-12% dei pazienti ricoverati in ospedale ha contratto almeno un’infezione ospedaliera tra il 1995 e il 2008 e le piu’ frequenti sono state quelle del tratto urinario.
Nelle unita’ di cura intensiva, la percentuale di pazienti con infezioni sale al 51%, la maggior parte delle quali legate all’assistenza sanitaria.
fonte aduc