“Siamo di fronte all’ennesimo episodio di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale nel nostro Paese. Il negato rinnovo della patente ad un omosessuale per ‘patologie che potrebbero essere di pregiudizio per la sicurezza della guida’, non importa se con accoglimento del ricorso o meno, è una vera e propria brutalità di Stato. Sono letteralmente disgustata dall’approccio del nostro governo e delle nostre istituzioni al tema dell’omosessualità”.
Lo ha detto Sonia Alfano (IdV), europarlamentare, commentando la vicenda del giovane pugliese che si è visto negare il rinnovo della patente di guida perchè dichiaratosi omosessuale durante il periodo di leva militare.
“Da mesi e mesi giace in Parlamento la proposta di legge Concia sull’omofobia, per la quale nel 2009 ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea, a seguito della mozione di incostituzionalità approvata, e il governo continua a fare orecchie da mercante, salvo poi stracciarsi le vesti se l’onorevole Concia viene aggredita ed insultata per strada perchè omosessuale. Il nostro è l’unico tra i Paesi fondatori dell’Unione europea che non tutela le persone omosessuali e transessuali, e sarebbe ora di allinearsi ed evolversi – sottolinea l’eurodeputata – mentre i fatti dicono che abbiamo attualmente un capo di governo che si lascia andare a battutine a dir poco infelici sugli omosessuali e una politica nazionale impegnata a difendere gli interessi di pochi infischiandosene dei diritti di una vastissima fetta di cittadini – conclude – e tra questi quelli appartenenti alla comunità lgbt”.