La passione per le sigarette e’ sempre piu’ ‘in rosa’. E diventa “urgente” mettere in campo azioni mirate per proteggere le donne e le ragazze dai danni del fumo, che ogni anno nel mondo uccide 1,5 milioni di donne. Lo sottolinea in una nota l’Organizzazione mondiale della sanita’, in vista delle celebrazioni del No Tobacco Day 2010, in programma il 31 maggio.
“Il trend in alcuni Paesi e’ molto preoccupante – spiega il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan – l’uso di tabacco non e’ liberatorio ne’ glamorous, ma da’ dipendenza ed e’ mortale”.
Nonostante cio’ le fumatrici aumentano inesorabilmente in alcuni Paesi. E addirittura in Bulgaria, Cile, Colombia, Isole Cook, Corazia, Messico, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Nigeria e Uruguay la sigaretta viene accessa piu’ dalle ragazze che dai coetanei maschi.
Quest’anno il tema della campagna e’ rivolto in particolare agli effetti del marketing nei confronti delle donne e delle ragazze. Ma il gentil sesso e’ particolarmente vulnerabile anche al fumo di seconda mano: ogni anno si stima che 430 mila adulti nel mondo siano uccisi dalle sigarette altrui, e nel 64% dei casi le vittime sono donne.
L’Oms chiede ai governi di mettere al bando ogni forma di pubblicita’ del tabacco, come pure le promozioni e le sponsorizzazioni. Di sostenere e rafforzare le leggi per proteggere contro i danni del fumo nei luoghi pubblici e sul lavoro, e di intraprendere azioni globali per promuovere la ‘liberazione’ delle donne dal tabacco.
fonte aduc