Per Roberto Maroni e’ necessario che le istituzioni europee approdino a un accordo con la Cina per il rimpatrio degli immigrati irregolari, provenienti da quel Paese. Parlando con i giornalisti al termine della prima giornata di lavori della riunione dei ministri dell’Interno del G6 europeo, a Varese, il titolare del Viminale ha spiegato di aver affrontato la questione con il commissario Ue agli Affari interni, Cecilia Malmstrom. “Ho sollevato”, ha spiegato Maroni, “la questione della presenza in Italia di comunita’ cinesi crescenti come importanza, come numero, come attivita’ economiche e della impossibilita’ di gestire il fenomeno migratorio con la Cina, perche’ non c’e’ un accordo di riammissione tra l’Italia e la Cina. Il governo italiano”, ha continuato il ministro, “ci lavora da tanti anni ma finora non e’ stato possibile. Abbiamo chiesto alla Commissione di tentare di raggiungere un accordo su questi temi con la Cina: la dimensione dell’Europa rende piu’ facile questa azione rispetto alle dimensione dell’Italia. A noi interessa particolarmente, perche’ le comunita’ cinesi sono numerose, sono forti e l’impossibilita’ di gestire il fenomeno di immigrazione clandestina dalla Cina, come facciamo con la Libia, la Tunisia, il Marocco, rende difficile il contrasto all’immigrazione clandestina proveniente da quel Paese. La Malestrom mi ha detto che e’ questione rilevante su cui comincera’ a lavorare prossimamente”.
fonte aduc