Israele con un atto criminale ha attaccato le navi “Freedom Flotilla” che trasportavano vivere per la popolazione di Gaza. La missione organizzata da organizzazioni non governative internazionali era partita ieri dal porto cipriota di Nicosia con aiuti umanitari per i palestinesi di Gaza.
Gli israeliani hanno assalto la nave uccidendo 16 attivisti filo-palestinesi che erano a bordo. Sono rimasti feriti nell’attacco israeliano circa una trentina di persone. Israele ha imposto la censura su tutte le notizie riguardanti le vittime e i feriti trasferiti negli ospedali israeliani.
Alcune delle navi attaccate battevano bandiera turca. La Turchia ha definito “inaccettabile” l’attacco israeliano, nei confronti della flotta umanitaria e ha messo in guardia da “irreparabili conseguenze”. L’ambasciatore israeliano ad Ankara è stato immediatamente convocato dal governo turco. Alcuni manifestanti hanno lanciato delle pietre contro il consolato israeliano tentando di fare irruzione; è dovuta intervenire la polizia turca.
Quello di Israele è un atto criminale che tutti i governi dovrebbero condannare. Bisognerebbe valutare un embargo e delle sanzioni nei confronti di Israele che viola in continuazione i diritti umani. Dall’attacco portato alla flotta umanitaria, è oramai evidente che Israele non ha alcuna intenzione di essere promotore di pace, ma di fatto è una paese che abbraccia le forme violente tipiche del terrorismo per contrastare le pacifiche forme di protesta. Israele ha deliberatamente assassinato degli innocenti.
Non posso credere che gli onesti israeliani approvino la violenza e l’assassino di stato voluto dai gerarchi del governo, che hanno tutto l’interesse di mantenere il paese in uno “stato di perenne guerriglia” al fine di alimentare il commercio delle armi. Per come stanno andando le cose, il mondo non dovrà stupirsi se ci sarà un’escalation di violenza.
Continuo a sperare che un giorno i popoli israeliani e palestinesi, riescano a convivere pacificamente, ma fino a quando avranno dei governi corrotti e collusi con le grandi lobby delle armi, la mia speranza rimarrà un’utopia.