Articolo pubblicato originariamente il 18/08/2009.
Un tipaccio da strada, dark e decisamente poco rassicurante… un teppista della musica e un eterno romantico, uno di quelli che per tutta la vita ha guardato con curiosità il mondo. La notizia di Willy mi è arrivata in ritardo… come accade quando per un pò di tempo si perde di vista un amico e non si hanno più notizie.
Un paio di giorni fa, alle tre di notte inoltrate, Franco il mio amico del Bellavista, mi fa uno squillo. Non ho risposto subito perchè il mio cellulare era in camera da letto ed io invece, ero nello studio a scrivere un articolo. Lo richiamo e tra un discorso e l’altro mi dice: “Lo sai che Willy DeVille è morto?”; io cado dalle nuvole e sono un pò incredulo. Franco aggiunge: “E’ passato Marco (Di Blasio) e mi ha dato la notizia su Willy…”.
Sono quasi le 3:30 di notte e mentre tutti dormono io penso a Willy e vado a leggermi i vari articoli dei giornali e dei siti musicali. Semplice cronaca di una morte. Solo una giornalista dell’Unità si differenzia, dimostrando di aver “amato” Willy.
Non frega un cazzo a nessuno, o almeno frega a pochi se un grandissimo della musica è andato via, mangiato in poco tempo da un cancro. Tutti a rincorrere le “grandi star” della musica, troppo spesso osannate e sopravvalutate e per Willy poche parole… poche righe di circostanza.
Ogni volta che ascolto un pezzo di Willy, ho l’impressione veramente di annusare gli odori e vedere i colori delle strade percorse dal cantante… un cantante a mio avviso che è sempre stato un trovatello, un orfano che ha raccolto le note e le parole per strada… un outsider ai margini. La sua è musica ti prende a pugni e ti fa male e poi inaspettatamente ti accarezza… i suoi album sono quadri originali, semplicemente straordinari, un’alchemica commistione di generi.
Mi ricordo la 20ma edizione del Liri Blues, alla quale andai insieme a Franco e Laila del Bellavista. Porca puttana se fu bravo Willy… da brivido. Non c’è molto da aggiungere…
Cazzo… la tua musica, mi mancherà sul serio… quella musica che per tante notti mi ha accompagnato mentre scrivevo…
Addio Willy