Scoperto un meccanismo che permette di evitare le ricadute per un tossicodipendente in astinenza. Uno studio condotto dall’Universita’ di Cambridge sui topi ha dimostrato infatti che l’atomexina attenuta fortemente l’impulso alla ricaduta. Le ricadute nella ricerca e assunzione compulsiva della droga dopo giorni o anni di astinenza sono una caratteristica della tossicodipendenza e rappresentano attualmente un’importante sfida clinica al successo del trattamento. Una questione centrale per lo sviluppo di adeguate farmacoterapie e’ definire i meccanismi neuropsicologici alla base della vulnerabilita’ alle ricadute. Cosi’ si apre l’intervento al congresso organizzato dal Dipartimento delle Dipendenze -Ulss 20 – di Verona in collaborazione con il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Daina Economidou del Dipartimento di Psicologia Sperimentale dell’Universita’ di Cambridge, che ha presentato gli studi condotti sui ratti naive dai ricercatori di Cambridge tesi a verificare l’ipotesi che l’alta impulsivita’ possa anche predire una maggiore vulnerabilita’ alla ricaduta nella ricerca di cocaina in individui astinenti.
I ratti naive sono stati sottoposti a screening per alto o basso comportamento impulsivo in un compito per misurare il tempo di reazione di fronte a cinque scelte. Inoltre – ha sottolineato Economidou – con un esperimento per studiare la ricaduta nei confronti della ricerca alla cocaina sui ratti, si e’ evidenziato che l’impulsivita’ puo’ essere una variabile importante nel determinare la propensione alle recidive, e i trattamenti che riducono il comportamento impulsivo potrebbero avere efficacia nel prevenire le ricadute .In un esperimento successivo sono stati valutati gli effetti di una molecole, l’atomoxetina (ATO), sulle ricadute. Questa molecola e’ un inibitore della ricaptazione della norepinefrina, e ha mostrato la capacita’ di diminuire l’impulsivita’ sia in studi animali che sull’uomo. I risultati – ha concluso Economidou – hanno poi mostrato che ATO e’ in grado di controllare la ricerca di cocaina o eroina nei ratti, attenuando in maniera significativa le ricadute indotte da stimoli, dopo un periodo di astinenza”.
fonte aduc