Continua l’adesione dei politici italiani al nuovo partito “Fronte del Porco”, un fronte che decisamente non conosce colori, perché quando si tratta di “mangiare” tutti si buttano.
Nei giorni scorsi la Procura di Torino ha avviato un’indagine conoscitiva relativa alle spese dei gruppi del Consiglio Regionale del Piemente e questa mattina una quindicina di finanzieri erano negli uffici del Consiglio Regionale del Piemonte per acquisire la documentazione relativa alle spese di tutti i gruppi consigliari a partire dal 2008.
L’operazione ha impegnato gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Torino della Guardia di finanza, ai quali i pm Andrea Beconi ed Enrica Gabetta, titolari dell’inchiesta, hanno delegato le indagini Allo stato attuale sembra che i pm non abbiamo formulato ipotesi di reato e non vi sono persone sottoposte a indagini. Gli accertamenti hanno lo scopo di verificare se ci sono casi di malversazione dei fondi oppure irregolarità nella rendicontazione di spese e nelle richieste di rimborso.
Il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo, ha dichiarato: “Cosa farei in caso si riscontrassero anomalie? Non mi pongo assolutamente il problema prima che questi eventualmente si evidenziassero” e poi ha aggiunto: “Oggi, intanto, sono stati pubblicati i dati delle autocertificazioni su richiesta di alcuni consiglieri. Non so se la pubblicazione sia tardiva. Dico soltanto che in questa legislatura il Consiglio ha ridotto i costi, lo status del consigliere e ha fatto molto in termini di trasparenza. E questo non dopo il caso Lazio, ma a febbraio di quest’anno, abbiamo deciso che tutta la documentazione dei gruppi consiliari deve essere conservata per dieci anni e abbiamo istituito un nuovo sistema di rendicontazione con nuove voci e una presentazione con modalità informatica”.