Disoccupazione, austerità, crisi, scuola, sanità e molto altro. L’Italia oramai è al fallimento, anche se i “vecchi” al potere fanno finta che non sia così.
Oggi la protesta degli studenti ha toccato varie piazze italiane. E’ stato bello vedere ragazzi così giovani gridare GIUSTIZIA… ero un po’ scoraggiato, dopo aver visto, nei giorni scorsi, le file in mezza Italia per il nuovo iPhone 5. Pensavo che non c’era più speranza per questo paese, ma invece ci sono ancora tanti giovani che hanno voglia di partecipare, di cambiare tutto questo sporco mondo.
Oggi a Torino, Roma, Napoli, Bologna, Palermo, Pisa e molte altre città migliaia di ragazzi hanno detto NO a questo sistema che sta implodendo ed affondando, facendo affondare milioni di famiglie. La protesta dei ragazzi da una parte e le manganellate della polizia dall’altra. E’ una splendida marea quella che si sta alzando, che però NON deve mai cedere alla violenza o alle provocazioni. La violenza NON porta a nulla e sicuramente NON è un mezzo di dialogo.
Il potere ha solo la repressione, però il potere è in mano a pochi… mentre, noi, tutti noi, siamo molti. Bisogna essere testardi, non arrendersi, impiegare tutte le forze che abbiamo per volere un cambiamento profondo e più ci sentiamo stanchi e più dobbiamo insistere. Bisogna alzarsi, spegnere la tv, parlare, comprendere e lottare. Lottare in modo pacifico, riempire ancora le piazze e ancora ed ancora. Far sentire la propria voce, come ad esempio hanno fatto i ragazzi a Palermo che hanno adottato una forma di protesta, molto bella e totalmente pacifica. Gli studenti, manifestando la loro sfiducia alla “casta”, hanno bruciato le proprie tessere elettorali davanti alla sede della Presidenza della Regione. E’ stato un NO fermo agli scandali e ai giochi di palazzo. “Questo è il nostro modo di dire la nostra sulle elezioni regionali, ennesima vuota passerella di politici che andrà a riscaldare le poltrone del parlamento regionale senza produrre altro che tagli per il mondo della formazione e sacrifici per i più deboli, mentre per loro aumenteranno sempre privilegi e vitalizi”; ha affermato Bianca Giammanco, del Coordinamento studenti medi.
E’ un momento di “miseria spirituale” dove “loro, questo sporco gruppo di vecchi al potere” vuol far credere che siamo tutti dei coglioni manipolabili con un paio di culi in tv e qualche partita di calcio. Non è così.
Ricordo quando nel novembre del 2011 nell’editoriale contro Berlusconi, il Finacial Times, propose il discorso di Cromwell del 1653 ai parlamentari. Quel discorso “vecchio di quasi quattrocento anni, sembra essere stato scritto oggi.
È tempo per me di fare qualcosa che avrei dovuto fare molto tempo fa: mettere fine alla vostra permanenza in questo posto, che avete disonorato disprezzandone tutte le virtù e profanato con ogni vizio; siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, scambiereste il vostro Paese con Esaù per un piatto di lenticchie; come Giuda, tradireste il vostro Dio per pochi spiccioli. Avete conservato almeno una virtù? C’è almeno un vizio che non avete preso? Il mio cavallo crede più di voi; l’oro è il vostro Dio; chi fra voi non baratterebbe la propria coscienza in cambio di soldi? È rimasto qualcuno a cui almeno interessa il bene del Commonwealth? Voi, sporche prostitute, non avete forse profanato questo sacro luogo, trasformato il tempio del Signore in una tana di lupi con immorali principi e atti malvagi? Siete diventati intollerabilmente odiosi per un’intera nazione; il popolo vi aveva scelto per riparare le ingiustizie, siete voi ora l’ingiustizia! Basta! Portate via la vostra chincaglieria luccicante e chiudete le porte a chiave.
In nome di Dio, andatevene!