No alla strategia promossa dal presidente della Commissione europea Jose’ Manuel Barroso di lasciare liberi i singoli governi europei di scegliere se coltivare o meno sul loro territorio Organismi geneticamente modificati (Ogm). Cosi’ i rappresentanti di Futuragra, l’associazione italiana di imprenditori agricoli che chiede la liberta’ di coltivare in Italia produzioni biotech, hanno scelto Bruxelles per lanciare una nuova offensiva portando le loro richieste ai collaboratori diretti del presidente Barroso, del commissario all’agricoltura Dacian Ciolos, e al presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro.
Se non saranno ascoltati ‘sono pronti a ricorrere con iniziative legali a livello comunitario’. Ma al di la’ di come proseguira’ il dibattito, ‘abbiamo informato la Commissione Ue – spiega Silvano Dalla Libera, vicepresidente di Futuragra e lui stesso al centro della vicenda sulle semine Ogm in Italia – che sulla questione il governo continua ad essere inadempiente’.
Sono quattro le posizioni portate all’attenzione dei responsabili europei da Futuragra. In primo luogo ‘la preoccupazione per la possibilita’ che i paesi siano lasciati liberi di decidere se coltivare o no Ogm, una decisione che sarebbe disgregante per un Europa gia’ in grande difficolta”. Quindi, ‘una valutazione di impatto economico per i produttori che non possono seminare, e se non lo faranno siamo pronti a farlo al loro posto’. A questo scopo Futuragra costituira’ un osservatorio nazionale, e stima gia’ ‘ad un miliardo le perdite per gli agricoltori negli ultimi 10 anni’.
I paesi poi che decideranno di non seminare ogm – spiega Dalla Libera – ‘dovranno assumere le loro responsabilita’ e risarcire le perdite ai produttori’. Infine, ma non ultimo, ‘la necessita’ di valutare la fondatezza giuridica e la compatibilita’ con il Trattato Ue’ di una eventuale devoluzione agli Stati sulla coltivazione degli Ogm in Europa .
‘Il gabinetto Barroso – ha precisato Dalla Libera – si e’ dimostrato molto attendo alle nostre osservazioni e ha dato ampia disponibilita’ a discutere la questione’. Quanto ai collaboratori di Ciolos si sono limitati a dire che ‘la materia non e’ di loro competenza’, mentre a De Castro ‘ha dimostrato di essere molto disponibili per cercare di trovare una soluzione ai problemi’. Il prossimo passo: ‘Creare una lobby europea con altri paesi, ad esempio la Francia, contrari all’approccio indicato da Barroso. Inoltre, conclude il vicepresidente di Futuragra ‘ci aspettiamo che il governo e il ministro Giancarlo Galan, in prima persona, intervenga in difesa della nostra scelta. Oggi, in Italia, il 70% dei maiscoltori vorrebbero seminare mais Ogm’.
fonte aduc