L’Europa e’ il maggiore mercato regionale per l’eroina, con un valore di 20 miliardi di dollari, mentre la Russia e’ attualmente il singolo Paese con il maggiore consumo nel mondo (70 tonnellate). Sono i dati contenuti nel Rapporto su “La Globalizzazione del Crimine” dell’Unodc, (United Nations Office on Drugs and Crime), presentato oggi a New York al Council on Foreign Relations. “Le droghe uccidono 30-40 mila giovani russi ogni anno, il doppio dei soldati dell’Armata Rossa uccisi durante l’invasione dell’Afghanistan negli anni ’80”, ha sottolineato Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell’Unodc. Dal Rapporto emerge anche che il mercato della cocaina nel Nord America sta subedo una contrazione, a causa della minore domanda e di una maggiore efficacia dell’azione delle forze dell’ordine. Questa situazione, sottolinea il Rapporto, ha provocato delle guerre tra le bande di trafficanti, specialmente in Messico e sulle nuove rotte della droga. “Dall’intera costa atlantica dell’America Latina, la cocaina viene trasportata in Europa attraverso l’Africa – spiega Costa- alcune nazioni dell’Africa occidentale, che si trovano sotto attacco, rischiano il collasso”.
Nel Rapporto si evidenzia come i Paesi nei quali viene coltivata la maggiore quantita’ di droghe illecite, come l’Afghanistan (oppio) e la Colombia (coca), ricevano le maggiori attenzioni e critiche. Tuttavia, la maggior parte di profitti legati alla droga, vengono realizzati nei ricchi Paesi di destinazione. Ad esempio, per l’eroina afghana, su un giro di affari globale stimato in 55 miliardi di dollari, solo circa il 5 per cento (2,3 miliardi di dollari) finisce nelle tasche dei contadini afghani, dei trafficanti e degli insorti di quel Paese. Dei 72 miliardi di dollari prodotti dal mercato della cocaina in Nord America e in Europa, circa il 70 per cento dei profitti viene realizzato da trafficanti di medio livello nei Paesi in cui avviene il consumo, e non nella Regione delle Ande.
fonte aduc