Miscela decisamente orecchiabile tra pop, elettronica, rock, una spruzzata di “punk”, “game music” e “sferragliate di chitarra”.
Ascoltare Lo Stato Sociale è come “drogarsi” di un game, ed una volta iniziato l’ascolto la dipendenza prende il sopravvento. Disco allegro e secondo me riuscito. “Amore ai tempi dell’Ikea” è quasi una ballad elettronica, molto ritmata che ti “obbliga” a ballare. “C’era una volta l’amore ma poi hanno dovuto ammazzarlo” e ciò che accade in questa società troppo veloce e distratta che si “burla” dell’amore senza mai prenderlo sul serio e capirne l’autenticità.
“Anche la stasi aveva un cuore”, sembra la colonna sonora di un game. Cosa accade se un agente della Stasi si innamora? Il brano lo racconta con ironia..
“Brutale” risente di influenze rap ed è un grido/inno alla libertà di pensiero ed azione. Il testo è sarcastico e divertente, ma riesce bene a far riflettere sul significato di “indipendenza”. L’ultimo pezzo “L’escapista” rappresenta la liberazione dalla propria lei e la voglia di vivere distante da tutti… ma alla fine è solo un’illusione, poichè non c’è soluzione… Nel complesso merita un bel 7. Da comprare.
Scritto e composto da “Lo stato Sociale”
Prodotto da Matteo Romagnoli e Francesco Brini
Registrato e mixato da Matteo Romagnoli presso il Donkey Studio di Medicina, Bologna
Masterizzato da Roberto Passuti presso Spektrum Studio, Bologna
Laura Agnusdei: sassofoni
Alberto Cazzola: basso, voce
Lodo Guenzi: voce, tastiere, synths
Alberto Guidetti: drum machine, programmazioni, synths
Luca Leonelli: violoncello
con la partecipazione di
Francesco Brini: batteria, synths
Elia Dalla Casa: sax baritono su 1 e 2
Elisa De Munari, Davide Cavalli e Serena Grigoletto (claps su 2)
Nicola Manzan (violini su 1 e 4, rhodes su 1)
Marcello Petruzzi (synth su 3)
Matteo Romagnoli (chitarra acustica, programmazioni, cori)
Canzoni
1.Amore ai tempi dell’Ikea 04:36
2.Anche la stasi aveva un cuore 03:37
3.Brutale 02:54
4.L’escapista 04:39