Barack Obama è di nuovo Presidente degli Stati Uniti. “Four More Years” è stato il suo motto durante questa campagna elettorale ed Obama ha centrato l’obiettivo: ha ancora 4 anni. Nel 2008 il suo slogan era “Yes We Can” però bisogna dire che sono state forti le delusioni e quel “possiamo” spesso si è “frantumato” urtando gli interessi dei grandi centri di potere.
Personalmente sono sempre stato un sognatore, e lasciatemi dire che un “Presidente Nero” riesce a riscaldarmi ancora il cuore, nonostante le grandi ombre della presidenza Obama.
Il 9 ottobre 2009 il comitato di Oslo conferisce ad Obama il Nobel per la Pace, e sinceramente non ho capito esattamente cosa ha fatto di concreto Obama per la Pace, mi è sembrato più “ehi ragazzi anche noi ci siamo accorti che Obama è nero ed è Presidente, ora lo premiamo e facciamo tendenza con il Mondo”.
Vorrei ripercorrere in breve i quattro anni della presidenza Obama, tra luci ed ombre…
Ombre… Parliamo dell’Iraq e dell’Afghanistan, dove Obama tiene fede alle promesse elettorali solo a metà, poiché la guerra in Iraq è terminata, ma il ritiro delle truppe dall’Afghanistan avverrà, come da promessa di Obama entro il 2014… tanto cose possono accadere prima di quell’anno e le promesse non sono fatti!
Ombre… Il 2 maggio 2011 Obama annuncia: “Osama bin Laden è stato ucciso” . L’America esulta perché un suo incubo sembra aver trovato la fine. Sulla morte di bin Laden però ci sono molti dubbi anche se da quella data non si “è fatto più sentire”, ma potrebbe anche essersi ritirato a “vita privata” magari proprio a spese dei contribuenti americani… Datemi pure del complottista e del sentimentalista, ma per favore non prendetemi per “coglione”…
Luci… Obama è chiarissimo sulla propria posizione in merito ai matrimoni gay: è favorevole al riconoscimento legale delle nozze omosessuali e vorrebbe che la questione fosse regolata a livello statale, ciò comporterebbe che tutti gli stati degli USA sarebbero “costretti” ad adottare la norma e non come avviene ora, dove ogni stato può liberamente decidere in materia. Questo anno, è anche stata abolita la norma “Dont ask, don’t tell” che impediva ai militari gay di fare outing.
Luci… La riforma finanziaria Dodd Frank Act approvata nel 2010 impone una nuova procedura per liquidare le grandi società finanziarie, che non potranno più godere di salvataggi pubblici, inoltre istituisce un nuovo ufficio per la protezione degli utenti dai prodotti finanziari. Attraverso la norma Volcker Rule, viene limitata l’assunzione di rischi da parte delle banche bandendo l’investimento di capitali propri in transazioni in borsa, dalle maggiori istituzioni finanziarie.
Luci… Il 23 marzo 2010 Obama firma quella che di fatto per gli Stati Uniti è una riforma storica della sanità, spaccando il Congresso e l’America. La riforma finì anche davanti alla Corte Suprema e il 28 giugno di questo anno i giudici hanno suggellato la costituzionalità della riforma. Obamacare, questo il nome della riforma, ha esteso la copertura assicurativa medica a 32 milioni di cittadini statunitensi, su un totale di 50 milioni che ne erano totalmente sprovvisti.
Ombre… Mancata riforma dell’immigrazione e mancato obiettivo per la disoccupazione. Obama aveva promesso di riportare la disoccupazione alla soglia del 5% ed invece è salita al 7,9%.
Ombre… Le ombre più “profonde” e deludenti del primo mandato Obama sono quelle della mancata chiusura di Guantanamo.
Era il 22 gennaio 2009 quando Obama davanti alle telecamere, firmò con fare trionfale un “ordine esecutivo” (che poi esecutivo nei fatti non lo è stato per niente) che imponeva la chiusura “il prima possibile, e comunque entro un anno” del carcere speciale di Guantanamo Bay.
Con quella firma tutti noi abbiamo pensato che gli USA di Obama, erano molto diversi dagli USA di Bush. Obama aveva palesato la sua intenzione di chiudere Guantanamo fin dal 2007, infatti in un discorso affermò:
“Io ho fiducia nei tribunali degli Stati Uniti, e ho fiducia nei nostri avvocati militari. Da Presidente, chiuderò Guantanamo, abrogherò l’atto che ha istituito il carcere, e aderirò alla Convenzione di Ginevra”.
Perché non credere a quelle parole prima e alla firma dopo?
La realtà è stata diversa! Guantanamo è ancora funzionante e le torture anche.
Presidente Obama, nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni lei ha affermato: “Finirò quello che ho iniziato. Il meglio deve ancora venire”.
Presidente, un paese che legalizza la tortura, anche se fuori da propri confini, può definirsi realmente democratico? La tortura è un modo per difendere la libertà? Quando le hanno conferito il premio Nobel per la Pace, pensavo alla “pace da questa vita” dei detenuti di Guantanamo?
Se il meglio deve ancora venire, in quel meglio può finalmente essere inclusa la chiusura di Guantanamo, il rispetto degli accordi internazionali dei prigionieri di guerra e lo stop alla tortura?
Finisca ciò che dice di aver iniziato, ma sia concreto, perché ci piace poter sognare… ma non vorremmo che il sogno nella realtà si trasformasse in un incubo.
Il terrorismo va combattuto, ma nella legalità, altrimenti non si è dissimili dai terroristi.