Domani ci sono le elezioni in Catalogna, che sono a tutti gli effetti, una prova generale per il referendum sull’indipendenza, che Artur Mas ha promesso tra quattro anni.
In Catalogna, l’industria è ben sviluppata, soprattutto l’industria del turismo. Grazie alla sua posizione sul Mar Mediterraneo, è stata a lungo il motore principale dell’economia spagnola. Nel 2011, il PIL della Catalogna è stato pari ad un quinto del volume dell’economia spagnola, tuttavia regione è sull’orlo della bancarotta in quanto non vi è una ripartizione equa dei finanziamenti statali tra le regioni.
In Catalogna un altro grande problema è la disoccupazione che è oltre il 22,5%.
Il partito di Mas, in base ai sondaggi, dovrebbe riuscire ad ottenere la maggioranza relativa, in questo modo l’insieme dei partiti secessionisti occuperebbero i due terzi del Parlamento regionale.
C’è un problema però che dovrà essere superato: 4 anni fa, la Corte Costituzionale della Spagna ha vietato un referendum nei Paesi Baschi. Quindi cosa accadrà con il referendum promesso da Mas?.
Mas ha deciso di adottare la causa dell’autonomia dopo la grandissima manifestazione dell’11 settembre scorso, nella quale è stata evidente la volontà indipendentista della maggior parte dei cittadini della regione di Barcellona.