Ieri sono stati arrestati manager e proprietari dell’Ilva. Oggi c’è la ritorsione dell’azienza che minaccia di mandare a casa 5000 dipendenti. L’Ilva è il più grande complesso metallurgico d’Europa. Il sequestro dei suoi impianti, da parte della magistratura, è avvenuto perché i dirigenti dell’azienda hanno tenuto nascosti i danni che gli impianti arrecavano all’ambiente. Oggi questi stessi dirigenti ricattano lo Stato, del quale hanno violato le leggi, “affamando” migliaia di famiglie. E’ una “guerra” sulla pelle dei lavoratori. L’azienda, secondo gli inquirenti, non era conforme alle norme per lo smaltimento dei rifiuti, per tale motivo nella regione sono aumentati vertiginosamente i malati di cancro, e i disturbi al sistema respiratorio e cardiovascolare. Per i magistrati, la dirigenza della ILVA aveva generato un sistema di corruzione mediante il quale riusciva a comprarsi la compiacenza o il “silenzio” dei funzionari della pubblica amministrazione che avrebbero dovuto vigilare.
Ricatto dell’Ilva dopo arresto manager e proprietari. 5000 dipendenti a casa: Scioperi e tensioni
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