Nel Corriere delle Sera di mercoledì 16 giugno 2010 leggo:
“Abbiamo saputo che si è suicidato un mafioso nel carcere di Catania. Se altri pedofili e mafiosi facessero lo stesso non sarebbe affatto male” Ha dichiarato Gianluca Buonanno, componente della Commissione Antimafia della Lega Nord in un’intervista.
Gentile Gianluca Bonanno ho letto la sua dichiarazione.
Non si nasce delinquente, si diventa, prima con l’aiuto della società, dopo con quella dello Stato e infine con l’aiuto di affermazioni forcaiole come le sue.
Non è da tutti essere contenti se le persone si tolgono la vita.
Sembra che lei lo sia.
Forse perché lei non è umano.
Non si offenda!
È molto difficile essere giusti e infallibili, solo le persone disumane ci riescono.
Quindi lei dovrebbe essere contento di non fare parte della razza umana.
Però io sono contento di non essere come lei.
Sono più contento di essere un delinquente, un criminale, un uomo ombra, un umano piuttosto di essere disumano come lei.
Si ricordi che chi non ha paura di vivere non ha paura neppure di morire.
Solo gli umani ci riescono.
Solo gli umani non riescono a sopravvivere, ma riescono a morire.
Gli riporto parte di una lettera che mi è arrivata da un amico di un altro carcere.
… Un compagno di qui, circa un mese fa è stato a Sollicciano per un’udienza. L’hanno messo con un detenuto dicendogli che stava un po’ giù. Lui ci ha chiacchierato, ha tentato di tirarlo sù e sembrava che si fosse rasserenato. Il secondo giorno il compagno è voluto scendere all’aria. È risalito neanche dopo dieci minuti, perché gli era montata l’ansia. Tornato in sezione ha trovato morto impiccato il suo compagno di cella. La guardia era inibita dalla paura e subito non è arrivato nessun medico. Per il nostro compagno è stata una brutta esperienza, mentre ce la raccontava, piangeva.
Vede, Gentile Gianluca Bonanno, i delinquenti, mafiosi e criminali piangono quando un umano si toglie la vita mentre le persone disumane e perbene come lei sorridono e sparano cazzate.