I medici in Spagna stanno mettendo in atto una serie di scioperi contro il Governo di Madrid. Il primo di questi scioperi, è organizzato dall’Associazione Medici Specialisti di Madrid (AFEM); lo sciopero verrà ripetuto ogni settimana per un periodo indeterminato, mentre il secondo avrà una durata di 48 ore ed è organizzato dai sei sindacati differenti: Satse, CCOO, Amyts, CSIT-UP, UGT y USAE dell’Ufficio di presidenza del Settore Sanitario.
La protesta vede coinvolti circa 75mila lavoratori della sanità spagnola, che hanno deciso di scendere in piazza contro una politica che vuole privatizzare la sanità e che vuole “esternalizzare” la gestione di 6 ospedali, 27 centri della salute e 26 categorie del personale non sanitario. Sugli striscioni campeggiano scritte come: “La sanità non va venduta, va difesa”, “Salvate le banche, chiudete gli ospedali”, “Questo governo fa scelte fasciste”.
Tutto il settore della sanità si dice pronto a scioperare ad oltranza, perché, nei fatti, le scelte del Governo, creano una grande disparità per i cittadini. Si avrà così un’assistenza sanitaria per i ricchi ed una per i poveri.
I medici assicurano che gli scioperi non colpiranno i servizi minimi concordati dai sindacati, o tutti quelle cure legate alle terapie intensive, oncologia e correlate.
Sono settimane che i medici della Comunità di Madrid stanno lottando tramite manifestazioni e sit-in. In Spagna si sta mettendo in discussione un diritto fondamentale che appartiene a tutti gli uomini e cioè il diritto alla sanità. Per salvare le Banche, ancora una volta questo Governo totalmente incapace, taglia sui servizi. Meglio mille banche fallite, che un solo uomo lasciato morire perchè non ci sono i fondi per la sanità!