Negli USA il prossimo anno si potrebbe dar vita ad una grande rivoluzione nel campo dei diritti umani. La Corte Suprema è stata chiamata ad occuparsi della “definizione” legale di matrimonio e proprio in base alla “definizione” che darà la Corte Suprema che si stabilirà la validità o la non validità di leggi quali la “Defense of Marriage Act”, la contestata legge che viola la parità fra i cittadini discriminando le coppie gay, o la Proposition 8 in California, che quattro anni fa dichiarò illegittime le nozze gay che da sei mesi si celebravano proprio in California, gettando in un “limbo legislativo” migliaia di coppie omosessuali già sposate.
La sentenza della Corte Suprema, qualunque essa sia, deciderà sulla vicenda in un senso o nell’altro facendo giurisprudenza in tutti gli Stati dell’Unione, ma cosa deciderà la Corte Suprema non è scontato. Da attivista dei diritti umani, spero che la Corte Suprema, come ha dimostrato sempre, sia illuminata anche su questa questione.
Per avere un verdetto, bisognerà attendere giugno del 2013. A marzo del prossimo anno, inizieranno le audizioni presso la Corte, sui due ricorsi che sono stati presentati. Il primo ricorso è sul merito della sentenza di una corte di appello federale di San Francisco, in base alla quale uno Stato non ha “poteri” per togliere i diritti acquisiti dalle coppie gay sposate.
La “Proposition 8”, varata nel 2008 nella California violerebbe tali diritti. Il secondo ricorso, è sulla legittimità della “Defense of Marriage Act”, la legge federale introdotta nel 1996 durante la presidenza di Bill Clinton che in base darebbe una definizione tradizionale del matrimonio e cioè un legame che può esistere solo tra uomo e donna. Una legge chiaramente discriminante.
Come scritto prima, il risultato non è scontato, perché attualmente la Corte è composta da una maggioranza di estrazione conservatrice. Cinque giudici su nove sono di nomina repubblicana.
La questione dei “matrimoni gay” sicuramente terrà banco in tutti i giornali e i talk show americani. La tematica è veramente molto importante, perché con l’attuale normativa negli Stati Uniti, migliaia di individui sono colpiti da restrizioni di legge. E’ in ballo la democrazia così come noi americani la conosciamo. Bisogna difendere le minoranze, qualunque esse siano.