E’ stato arrestato dalla Guardia di Finanza, con l’accusa di truffa aggravata, il consigliere regionale del Pdl della Campania, Massimo Ianniciello, poiché avrebbe illecitamente percepito un rimborso pari a 64mila euro, esibendo fatture per operazioni inesistenti. Ianniciello, ora è agli arresti domiciliari.
L’inchieta è condotta dal pm di Napoli, Giancarlo Novelli e coordinata dal Procuratore aggiunto Francesco Greco. La GdF ha perquisito anche l’abitazione del consigliere regionale della Campania, Fulvio Martusciello (Pdl), poiché accusato di concorso nella truffa contestata a Ianniciello, inoltre le perquisizioni effettuate dalla GdF hanno riguardato anche Antonio Pazzona, commercialista di Ianniciello,
Ianniciello, oltre che di truffa aggravata ai danni dello Stato, è accusato di peculato. Secondo gli inquirenti, al fine di ottenere i rimborsi Ianniciello ha esibito fatture emesse da società inesiste a Bacoli (Napoli), la General Trade International, che ha come ragione sociale il commercio all’ingrosso di rottami ed è “sulla carta” amministrata da due cittadini svedesi che sono irreperibili in Italia. Il rappresentante operativo della società, è un pregiudicato che ha precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione di assegni rubati, il quale ha dichiarato agli inquirenti di aver accettato un compenso di 150 euro per fare da prestanome, però era del tutto all’oscuro dell’attività della società.