Il gigante pretrolifero British Petroleum raggiunge un accordo extra-giudiziale, per pagare 7.8 miliardi di dollari alle vittime della “Marea Nera”.
L’accordo riguarda, sia il risarcimento alle famiglie degli 11 lavoratori che hanno perso la vita a causa dell’esplosione sulla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, sia i danni causati dalla fuoriuscita di petrolio ai pescatori e agli abitanti della zona colpiti fortemente dal disastro.
L’accordo però non riguarda in alcun modo le multe per decine di miliardi richiesta da parte del governo degli Stati Uniti, né risolve altre cause attualmente in corso per quello che è stato il più grande disastro ambientale della storia.
L’incidente anche ucciso 11 lavoratori. Il giudice distrettuale Carl Barbier ha dato la sua approvazione finale ieri per l’insediamento in una sentenza di 125 pagine. Egli aveva approvato in via preliminare l’accordo di maggio.
Gli avvocati della BP, hanno dichiarato: “Crediamo questa soluzione, eviti lunghi anni di cause e contenziosi. E’ un bene per le persone, le imprese e le comunità del Golfo ed è nell’interesse della Bp.”