Il Gip di Trento Marco La Ganga ha disposto l’imputazione coatta per un medico indagato per un presunto caso di eutanasia su di un paziente di 20 anni, morto nel dicembre scorso all’ospedale Santa Chiara di Trento.
La Procura aveva chiesto l’archiviazione del caso dopo che una perizia aveva escluso che nel corpo del giovane ci fossero tracce di cloruro di potassio. Selver Kurtalic, di origine bosniaca, era infatti affetto da una grave patologia degenerativa e il sospetto era che gli fosse stata somministrata una dose della sostanza o di altri farmaci non a scopo terapeutico, bensi’ per porre fine alle sofferenze fisiche, con continui ricoveri fin dall’infanzia, nello stesso reparto.
Il Gip, negata l’archiviazione, aveva sentito accusa e difesa lo scorso 15 giugno e si era riservato di decidere, riserva sciolta oggi.
A finire indagati erano stati inizialmente due pediatri, dal momento che il ragazzo continuava ad essere curato nel reparto che conosceva ormai la sua patologia. Uno dei medici era uscito pero’ presto dall’inchiesta, accertato che al momento della morte non era in servizio. Per l’altro invece, che si era intanto dimesso dall’incarico, la vicenda giudiziaria prosegue.
Per quest’ultimo la Procura aveva intanto chiesto il rinvio a giudizio per la mancata annotazione sulla cartella clinica dei farmaci somministrati.
fonte aduc