‘Il lavoro di chi lavora con i malati di droga deve essere altamente professionale, per questo i Sert (Servizi per le tossicodipendenze) e le Regioni hanno bisogno di piu’ risorse’. E’ l’appello di Fausto D’Egidio, segretario nazionale di Federserd, la Federazione degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze, che ricorda come ‘adesso i rimborsi si aggirano intorno ai 50 euro al giorno per persona in cura, e con quella cifra e’ impensabile pagare il mantenimento della struttura, il cibo e il personale’.
Pur riconoscendo che ‘Giovanardi e il Dipartimento hanno ridotto i crediti delle comunita’ da 24 a 4 milioni, un operato positivo che viene riconosciuto da tutti’, D’Egidio, a margine di un convegno promosso dal Modavi per la Giornata mondiale contro la droga, sottolinea che adesso ‘e’ necessario rivedere i compensi’.
Rispetto alle preoccupazioni espresse dagli operatori per gli ulteriori tagli previsti dalla manovra di risanamento dei conti pubblici, D’Egidio ritiene che in ogni caso il livello attuale del servizio non verra’ messo in discussione: ‘gia’ in passato in molte realta’, pur rispetto a una contrazione della spesa, le Aziende sanitarie non hanno mai imposto il numero chiuso alle comunita”.
In ultimo, rispetto all’approccio terapeutico e alle critiche espresse nelle stessa sede dal responsabile di San Patrignano, Andreo Muccioli, D’Egidio sottolinea come ‘quella sia una dimensione di nicchia e per questo non e’ detto che quel tipo di trattamento sia piu’ efficace di quello che si pratica nei servizi pubblici’.
fonte aduc