Barack Obama ricorre ai ‘drone’ – gli aerei senza pilota impiegati in Afghanistan e Iraq contro i militanti – per rafforzare le misure di sicurezza al confine tra Messico e Stati Uniti e contrastare i traffici illegali.
Ieri l’amministrazione americana ha annunciato che intende dispiegare un drone in Texas per assicurare una sorveglianza aerea sul territorio e intende impiegare unita’ di polizia non operanti sui territori di confine per assistere le forze dell’ordine locali nelle operazioni di sicurezza.
Janet Napolitano, segretario responsabile della sicurezza del territorio nazionale, ha detto che “condivide la frustrazione vissuta dalle comunita’ di confine”, ma ha sottolineato che “la regione e’ piu’ sicura oggi di quanto non sia mai stata”. In particolare, ha fatto un confronto tra il crecente numero di omicidi in Messico e il calo delle azioni di criminalita’ violenta lungo il versante americano del confine. Al tempo stesso sono aumentate le operazioni di sequestro di armi, droghe e denaro.
Si puo’ comunque fare di piu’, ha ammesso la Napolitano: martedi’ il presidente Obama ha chiesto al Congresso 500 milioni di dollari per coprire spese relative alla sicurezza lungo il confine, che comprenderebbero altri due drone e oltre un migliaio di ufficiali delle pattuglie di confine che andrebbero a sommarsi alle 1200 unita’ della Guarda Nazionale dirette verso la regione. I drone gia’ pattugliano una lunga parte del confine dell’Arizona.
fonte aduc