L’espansione delle piantagioni di marijuana ha oramai attaccato le foreste statunitensi. I cartelli messicani stanno prendendo possesso di fette di foresta, precludendone l’accesso ai suoi utilizzatori tradizionali, oltre a lasciare una scia di inquinamento e rifiuti. I narcotrafficanti trovano infatti più semplice coltivare la marijuana clandestinamente negli Stati Uniti che passare la frontiera con il raccolto, spiega il Procuratore Generale del Wisconsin, JB Van Hollen.
Benjamin Wagner, procuratore degli Stati Uniti nel Distretto Orientale della California, aggiunge che i narcotrafficanti hanno decido si “spostare la coltivazione di marijuana … più vicino il punti di vendita.” Un raid della polizia lo scorso agosto nella foresta nazionale di Chequamegon-Nicolet nel Wisconsin, ha portato al sequestro di oltre 8.000 piante di marijuana e all’arresto di sette persone.