L’ufficio elettorale dello Stato messicano del nord di Tamaulipas andra’ avanti nell’organizzazione delle elezioni, in programma per il 4 luglio, nonostante l’assassinio di un candidato a governatore avvenuto ieri. Lo hanno riferito le autorita’ locali.
Un commando al soldo dei narcotrafficanti ha teso ieri un agguato a Rodolfo Torre, un medico di 45 anni a capo di una coalizione dello storico Partito rivoluzionario istituzionale (Pri) e di due partiti locali, giudicato nettamente il favorito.
Con lui sono state uccise altre sette persone.
‘Le elezioni non saranno sospese – ha detto un funzionario, Arturo Muniz – Stiamo aspettando la notifica di un nuovo candidato del suo partito’.
L’omicidio, segnalato in giornata da media locali, è stato subito definito il piú grave crimine politico dal 2006, cio‚ da quando è al potere il presidente Felipe Calderon.
fonte aduc