Il numero dei deportati interni in Siria ha superato i 2 milioni e più di 600 mila cittadini sono scappati nei Paesi vicini. Secondo i dati dell’organizzazione non governativa “International Rescue Committee”, l’arma attiva della guerra è diventato lo stupro. I partecipanti delle azioni militari con l’obiettivo di far paura lo fanno in pubblico o entrano direttamente nelle case. Molte donne sono diventate profughi per quel motivo.
Più di 50 Paesi si sono rivolti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, richiedendo che la Corte Penale Internazionale conduca l’inchiesta sui crimini militari in Siria. Nella relazione della Commissione speciale dell’ONU per la Siria si dice che gli stupri sono perpetrati da entrambe le parti del conflitto.
Fonte: rus.ruvr.ru