“I dati drammatici diffusi dall’Istat, parlando di stipendi degli italiani ai minimi da 30 anni. Sono la certificazione delle fallimentari politiche di Berlusconi e Monti. Quello che serviva e che serve sono provvedimenti urgenti per la crescita dei salari, attraverso il taglio delle tasse a lavoratori e imprese, e tagli coraggiosi alle spese inutili dello Stato, a cominciare dagli F-35. Nulla ha fatto Berlusconi prima, né ha mosso un dito Monti in tal senso poi” lo dichiara Antonio Borghesi, presidente dei deputati di IDV e candidato con Rivoluzione civile.
“A fronte di questa drammatica situazione, che coinvolge migliaia di famiglie, ci sono gli stipendi dei cosiddetti supermanager di Stato che, a differenza di quelli degli italiani, non conoscono né recessione né inflazione. Anzi, i loro emolumenti continuano a crescere senza sosta, cui si aggiungono, in alcuni casi, supermiliardarie liquidazioni anche a fronte di fallimentari gestioni e buchi di bilancio. Serve un’opera di moralizzazione sugli stipendi dei supermanager ed è quello che faremo una volta in Parlamento: un tetto agli stipendi ed indennità di buonuscita realmente commisurate ai risultati raggiunti”, spiega Borghesi.