Nella giornata di oggi nella mia email gianni.leone@mondoraro.info è arrivata la diffida dell’On. Franco Ceccuzzi. Diffida inoltrata alla mia persona da un collaboratore dell’On. Ceccuzzi, il sig. Alessandro Renai.
Di seguito potete leggere la diffida dell’Onorevole a la mia risposta.
Roma 28 settembre 2010
Egregio Signore
GIANNI LEONEEgregio Direttore,
a seguito di alcune pubblicazioni sul blog di informazione “Mondoraro” da Lei diretto, debbo rilevare quanto segue.Come Lei ben sa, il giornale Il Fatto Quotidiano ha pubblicato in data 2 settembre 2010 l’articolo intitolato “Guerre di Massoneria. Le Logge si contendono Siena. Lo scandalo P3 ha animato le fazioni in lotta” ed in data 16 settembre 2010 l’articolo intitolato ” Coop rosse? No, Verdini. Le cooperative vicine al Pd ed il Monte dei Paschi fanno affari col coordinatore Pdl in Toscana”, entrambi a firma di Daniele Martini, poi divulgati anche tramite il sito www.ilfattoquotidiano.it, nei quali la mia persona viene accostata alla massoneria e posta al centro di una fitte rete di presunti rapporti politici – massonici – affaristici nella città di Siena.
Stante la falsità e la valenza gravemente offensiva di molte delle affermazioni contenute in tali articoli, mi sono visto costretto a dare incarico ad un legale di mia fiducia di intraprendere ogni opportuna iniziativa giudiziale a tutela dei miei diritti fondamentali costituzionalmente protetti, in particola e della reputazione e della identità personale, ivi compresa la richiesta di risarcimento di tutti i danni subiti e subendi.
Poiché il Suo blog “Mondoraro” sta ospitando degli interventi (v. “Franco Ceccuzzi, il Gengiv Khan alla conquista di Siena…” e “Gengiv Khan ed il ribaltone: l’on. Ceccuzzi alla riscossa…”, entrambi a firma di Raffaele Ascheri) che riprendono, dando credito agli stessi ed avallandoli, i contenuti degli articoli sopra citati pubblicati su Il Fatto Quotidiano, con la presente sono ad invitarLa formalmente a verificare che le pubblicazioni che trovano spazio nel Suo sito non siano lesive della mia persona, dovendo altrimenti ritenerLa responsabile degli illeciti commessi.
Distinti saluti.
Franco Ceccuzzi
La mia email di risposta: