In Bulgaria migliaia di manifestanti hanno bersagliato gli edifici governativi con uova marce e pomodori per protestare contro l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del riscaldamento. I manifestanti gridavano “mafiosi” e “dimissioni” all’indirizzo del governo. A Sofia i manifestanti hanno anche bruciato pubblicamente le loro bollette. Le persone in piazza hanno chiesto alle autorità di rescindere i contratti con i principali fornitori di energia elettrica del mercato bulgaro, ovvero le società ceche CEZ e Energo-Pro così come l’austriaca EVN. I manifestanti hanno strappato e deturpato i ritratti del primo ministro Bojko Borisov, che nella stessa giornata si è dimesso.
Fonte: rus.ruvr.ru
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