Recentemente qui in Spagna è stata fatta un’indagine che ha messo in risalto che, per noi spagnoli il vero ostacolo alla ripresa del paese, non sono la povertà e la disoccupazione, fenomeni grandissimi e devastanti, ma la corruzione all’interno dello Stato che ha portato, insieme alla bolla edilizia ed alle banche, al collasso della nostra economia.
Il livello di corruzione in Spagna è elevato, molto simile a quello della Grecia e dell’Italia. Tre paesi rovinati dai politici e dai grandi gruppi finanziari, quegli stessi gruppi che in Europa dettano le regole e stanno affamando i popoli.
Le previsioni economiche presentate dalla Commissione europea prevedono che le manovre messe in atto dalla Spagna, per quest’anno avranno un impatto molto limitato sulla via del risanamento dei conti pubblici: il PIL diminuirà del 1,4% nel 2013 e solo nel 2014 si potrà vedere una timida ripresa dello 0,8%.
La disoccupazione continuerà a crescere quest’anno, arrivando al 26,9%, mentre il Governo continua a fare tagli e mandare per strada il popolo.
La Spagna è fallita, anche se in Europa ha il coraggio di dirlo. E’ un “golpe” finanziaro quello che stanno mettendo in atto i grandi gruppi, che fanno capo alla Germania.