Il flop di “Rivoluzione Civile” con l’IDV è veramente da figuraccia. Secondo la mia opinione visti i risultati elettorali, è chiaro che il popolo è stanco dei giudici che fanno politica.
C’è da dire che dentro “Rivoluzione Civile” c’era di tutto e di più, una sorta di “gruppo” di “recuperati”.
Possiamo “suonare” un requiem per la coppia di “Antoni”?
Che tristessa (con la s di soldi), vedere Di Pietro “cadere” dopo 16 anni di politica e tanti soldi accumulati, lecitamente, ma pur sempre accumulati, grazie proprio alla politica.
I due “Antoni” non fanno alcuna autocritica, anzi Ingroia se la prende con Bersani, fortemente smacchiato da Grillo e Berlusconi, affermando: “Bersani si è preso la responsabilità di consegnare il Paese o al centrodestra o all’ingovernabilità, per questo il centrosinistra dovrebbe fare ora un po’ di mea culpa”, ma con i risultati che ha ottenuto “Rivoluzione Civile” non comprendo come avrebbe potuto spostare i risultati!
La sconfitta è sconfitta, ed è inutile cercare le colpe lontano. L’elettorato ha scelto democraticamente.
“Rivoluzione Civile” è un po’ come il Titanic, tutti festeggiavano all’interno pensando di ottenere un bel “viaggio” nella nuova legislatura, ed invece ha incontrato l’iceberg dell’elettorato.
Antonio Ingroia, ha dichiarato: “Da domani mi dedicherò al futuro di Rivoluzione civile”, sinceramente con questo presente vedere un futuro è arduo.