E’ un insulto alla nostra intelligenza o forse l’ultimo disperato tentativo di tenere all’oscuro una nazione, o l’intera Europa, circa la drammatica situazione in Grecia, che potrebbe causare un effetto “domino” devastante per molti paesi europei, incluso il nostro. Eppure nella giornata più calda di questa crisi i nostri telegiornali non hanno tempo di occuparsene, è importante informare i cittadini sul nuovo codice della strada ed intervistare per 10 minuti i 12enni che rinunciano ad andare in bici piuttosto che accettare l’obbligo di mettere il casco. Questo è importante. Certo. Ma anche no!
Quello che NON ci dicono i nostri governanti è che la situazione italiana è ben più grave, come PIL, di quella in Grecia,perché in termini di debito pubblico / PIL siamo oltre il 120%, un’enormità!
E poiché le voci libere sono sempre meno, come scarseggiano gli editori davvero indipendenti, cerchiamo di usare il web per diffondere una controinformazione che ci permetta di approfondire la questione, perché non possiamo cedere ingenuamente al tentativo di ingannarci facendoci credere che non ci riguarda. Perché la questione del debito pubblico in Grecia è forse meno grave della nostra, solo che a noi… non dicono niente.
Vi riportiamo quindi il testo di un’intervista di Jay Paul da Washington trasmessa dal canale TRNN.COM, con William Endgahl, autore di “Full Spectrum DOMINANCE – Totalitarian Democracy in The New World Order”.
William Endgahl: Credo sia stato un modo utile per incrementare i vincoli di un certo numero di paesi dell’area euro. Il default dello Stato però è chiaro che non avverrà. Secondo la Commissione Europea il debito greco è gestibile. E’ successo che la Grecia da quando ha aderito all’Euro, nel 2001, è andata ben oltre il rapporto deficit-PIL imposto dal trattato di Maastricht quando si è creata questa cosa “sintetica” chiamata Euro, nel 1999. Poi si scopre che il ministro delle finanze e alcuni politici greci sono stati corteggiati da artisti del calibro di Goldman Sachs e JP Morgan Chase, secondo alcune fonti. E già nel 2001-2002 al governo greco fu offerta la possibilità di esporre le proprie passività fuori bilancio mascherando quindi un deficit del 7-8% con un 3, 3.1,3.3%. E’ emerso, intorno a novembre dello scorso anno che, attraverso l’uso di strumenti derivati complessi che Goldman Sachs, in particolare, ha venduto al governo greco, l’attuale debito/PIL è schizzato al 12,7%. A quel punto, Moody’s, Standard & Poor’s, questi “guardiani” che godono di grande credito e che dormivano quando la crisi dei mutui subprime scoppiò due anni e mezzo fa e dormivano durante la crisi dell’Asia del 1997-98 sono stati veloci nel declassare il debito del governo e mettere in guardia il credito. Una manna dal cielo per gli edge funds e di altri gruppi di investimento altamente speculativi di tutto il mondo, svalutare l’euro, perché la moneta greca è l’euro, come in tutti gli stati di questo paese multivaluta chiamato Unione europea.
Articolo gentilmente concesso da: www.violapiemonte.org