I test antidroga somministrati agli studenti delle scuole superiori servono a poco o nulla. Parola del Dipartimento dell’Istruzione del Governo Usa. In un rapporto pubblicato la scorsa settimana, il Dipartimento è giunto alla conclusione che “i test obbligatori random agli studenti di scuola superiore hanno un impatto positivo minimo sul consumo di sostanze nel mese precedente, e non hanno effetto alcuno sulla propensione degli studenti a consumare droghe nel futuro”. I test, somministrati agli studenti che svolgono attività sportive extracurriculari, non hanno poi alcun effetto sugli studenti che non partecipano a quelle attività.
Il Dipartimento ha esaminato i risultati di 36 scuole superiori che hanno ricevuto fondi federali per implementare i test.
Grazie a due decisioni della Corte Suprema, i distretti scolastici possono pretendere che gli studenti che fanno attività sportive ed extracurriculari si sottopongano agli esami. Dal 2003 esiste un programma federale per finanziare e studiare quei distretti scolastici che provvedono a somministrare i test. Sono circa il 14% i distretti scolastici statunitensi che lo fanno.
La buona notizia è che nelle scuole dove vengono fatti i test per le attività extracurriculari, la percentuale di studenti che hanno consumato droghe illecite nel mese precedente scende dal 21,9% al 16,5%. Ma prendendo in considerazione la popolazione dell’intera scuola, la percentuale di coloro che consumano sostanze illecite è del 36% sia nelle scuole dove si fanno i test, sia in quelle dove non si fanno.
Infine, il 34% di coloro che sono stati sottoposti ai test hanno detto che in futuro probabilmente o sicuramente consumeranno sostanze illecite. Una percentuale pressoche’ identica a quella che si riscontra nella popolazione studentesca non soggetta a test (33%).
Insomma, non solo i test non fanno diminuire il consumo di sostanze, ma non hanno neanche efficacia deterrente su coloro che sono stati sottoposti ai test.
fonte aduc