L’azienda chimica tedesca BASF ha scoperto nel nord della Svezia alcune piante di Amadea, patata ogm non ancora autorizzata. E’ una “quantità minima”, ha specificato la sua filiale Plant Science. In quell’area BASF coltiva la patata geneticamente modificata Amflora, mentre per Amadea, destinata a sostituirla in futuro, ha appena inoltrato richiesta d’autorizzazione, sebbene la stia sperimentando già al chiuso in Germania e Svezia. Le due piante si distinguono perché Amflora ha i fiori viola, Amadea invece bianchi. Come è capitata nei campi svedesi? BASF non lo sa, ma assicura d’averla sradicata completamente. Entro il 20 settembre dovrà chiarire i fatti, come chiede il governo svedese, e anche la Commissione Ue vuol saperne di più.
Le patate modificate geneticamente contengono solo amilopectina, mentre la patata comune è composta da un mix di amilopectina e amilosio. Con quell’unico tipo di amido, Amflora non è adatta al consumo umano, ma utilizzabile per fabbricare carta e collanti. In quanto ad Amadea, BASF sta provando se sia adatta anche ad uso alimentare.
fonte aduc