Lo schema per i ‘ricettori’ di Co2 è stato predisposto a seguito di una direttiva europea ed è stato predisposto da un gruppo di tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, pare che presto sarà trasmesso anche al Ministero per le politiche comunitarie. L’anticipo rispetto ai termini fissati fissati dall’UE, consente all’Italia di sviluppare progetti sperimentali e pilota che sono stati già stati approvati in sede europea i quali tenderanno a realizzare degli impianti per la riduzione delle emissioni di Co2 nelle città e pare che consentiranno dei vantaggi importanti alle imprese energetiche nostrane.
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