La pista privilegiata dagli investigatori in merito al sequestro avvenuto a Gioia Tauro del potente esplosivo T4 è quella di una destinazione agli hezbollah libanesi o ai palestinesi di Hamas. Viene dunque battuta dagli inquirenti la strada del terrorismo internazionale. Fonti italiane che si stanno coordinando con i servizi segreti di altri paesi avrebbero fatto notare, in base ad alcune informazioni sin’ora raccolte, che il container sarebbe dovuto arrivare nei porti siriani di Latakia e Tartus per poi da lì partire per la destinazione finale che era appunto il Libano o la striscia di Gaza.
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