Il primo esito dell’esame autoptico ha confermato che la ragazza è stata strangolata con una cordicella. Si attendono i risultati per stabilire se effettivamente è stata abusata da Michele Misseri, suo zio, anche se gli esami si stanno rivelando difficoltosi visto che il corpo della ragazza è rimasto in acqua per più di 40 giorni. Per accertare l’avvenuta violenza post-mortem occorrono degli specifici esami di laboratorio relativi al DNA dell’aggressore. Il medico legale dovrà depositare la relazione entro 60 giorni. Sabrina Misseri, figlia dell’omicida, ha dichiarato: “Mio padre ha preso in giro tutta l’Italia: noi non avevamo alcun sospetto. Ho chiesto a papà perché avesse fatto una cosa del genere e lui ha risposto: Non lo so nemmeno io”. Dal racconto del fratello di Sarah, Claudio Scazzi, sembra che la ragazza si fosse già lamentata con la cugina per i modi di fare che lo zio aveva adoperato con lei.
Sarah Scazzi: Primo esito dell’autopsia
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