Omicidio Scazzi, Sabrina: “Sapevo che mi arrestavate”. Con queste parole Sabrina Misseri ha esordito nell’interrogatorio sostenuto con i Magistrati della Procura della Repubblica di Taranto. Tale affermazione da parte della cugina di Sarah Scazzi ha lasciato allibiti tutti i presenti ma ha anche rafforzato la convinzione che sia stata realmente coinvolta nell’omicidio della 15enne di Avetrana.
Gli avvocati di casa Scazzi, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, annunciano querele al fine di tutelare la dignità di Sarah e della sua famiglia ed hanno dichiarato: “Alcuni organi di informazione hanno oltrepassato ogni limite. La dignità di Sarah e dei suoi familiari. Nelle prossime ore saranno intraprese azioni sia in sede civile sia in sede penale contro chiunque, ancora, oltrepassi questo limite”.
Sabrina Misseri: “Fu Mariangela a mettermi ansia”. “Non che stavo agitata, lei mi ha fatto venire l’ansia. Ha detto ‘Dai, mena, mena, veloce, che l’andiamo a prendere. Muoviti’. Con un tono abbastanza… “ Con queste parole Sabrina Misseri ha raccontato ai PM durante l’interrogatorio dello scorso 15 ottobre i momenti salienti di quel pomeriggio del 26 agosto, vissuti con la sua amica Mariangela. Sabrina ha anche aggiunto che il giorno della scomparsa di Sarah Scazzi, fu proprio Mariangela a comportarsi in modo ansioso per il ritardo che stava facendo la ragazzina al loro appuntamento. Sabrina inoltre ha anche affermato che non crede affatto che il proprio papà, Michele Misseri, avesse molestato la cugina.